FESTA DELLE ERBE… RESIDENCE OF ART AND FOOD-ECONOMIA DOMESTICA
FESTA DELLE ERBE AROMATICHE, OFFICINALI E ANTICHE PIANTE
Giugno 2018 Borgo di Rollo, Andora (SV) – XIX Edizione
FESTA DELLE ERBE AROMATICHE, OFFICINALI E ANTICHE PIANTE
Giugno 2018 Borgo di Rollo, Andora (SV) – XIX Edizione
Andrej Mussa, invitato per il secondo anno consecutivo (il primo come storytelling e fotocronista), nel 2018 come artista in residenza, presenta l’installazione site-specific “IL TAVOLO CONTADINO, UN’ECONOMIA DOMESTICA” nella Canonica del Borgo di Rollo a cura di Ada Buzzi, in collaborazione con il Comune di Andora Associazione Culturale “Amici della Festa delle Erbe” e con il Patrocinio della Regione Liguria.Andrej Mussa recupera oggetti e utensili di un mondo domestico che fu, ricostruendo su un tavolo contadino storie e racconti popolari attraverso dipinti collage.
“Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, attenzione al sole che nasce e che muore, attenzione ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, significa rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza” (Franco Arminio, scrittore e paesologo)
Era il 16 dicembre 2017… nel CAPANNO BUZZI. Nel Bosco del Capanno, in via Alessandro Manzoni, 195. Gorla Minore (VA)
Andrej Mussa attraverso una performance domestica serve LA SUPA ‘D LAIT: un codice intimista domestico, vissuto solo da pochi per il tempo che questi stanno insieme… Fa dell’utilizzo di alimenti poveri con materiali poveri contrapposti un’unica combustione creativa. LA SUPA ‘D LAIT inizia una stagione di incontri genuini (contadini, ristoratori, bottegai) dove il racconto cronachistico interagisce con la visione artistica di Andrej Mussa. … Occorre una ciotola, al suo interno del latte scaldato il giusto. Aggiungete una quantità di caffè tale da non lasciare che rimanga latte, evitare, però, che diventi caffelatte. Prendete del pane secco, possibilmente raffermo. Con le mani rompete a pezzi il pane, la cosa importante è che, nell’intingervi dentro la ciotola con il latte i pezzi di pane secco le dita si bagnino, e che il latte, poi, scoli leggermente dalla bocca, quando finalmente questa avrà addentato il boccone. Così nasce la prima performance d’arte domestica “rafferma”…
ci vuole un tavolo e un piatto di minestra nella cucina di Alberto Casiraghy. PRE-ISTòRIA di Andr
PULCINOELEFANTE Edizione X 747 Ottobre 2020 31 copie Osnago
La costruzione di un “Pulcinoelefante” inizia con la visita nella fucina tipografica di Alberto Casiraghy incastrata tra un pollaio e una cucina contadina. Una minestra con la pasta rilega la mia pre-istòria…
“Al vento non piace sentirsi dire, sei mio.”
È con questo verso soffiato del caro amico poeta pittore Gaetano Orazio che, fermando un’istante… prima della nostra storia rilego un ciclo di pitture a olio all’interno di una sottile linea poetica dove il cibo è ritrovato nella durata di un sentimento.
Tra gli affetti e gli odori quotidiani… in cucina, sopra il tavolo di Alberto Casiraghy ogni cosa domestica ogni gesto sono racchiusi nel tono della memoria. È così che un editore mi accompagna nella PRE-ISTòRIA creativa di un’amicizia da poter coltivare nel tempo…
Andrej Mussa, un situazionista interdisciplinare ospite nella cucina di un artista contemporaneo.
…Quello che un artista di suo mi prepara io mangio. L’Arte come “qualcosa che avviene”.
Andrej Mussa inventa incontri periodici nella cucina domestica di un artista contemporaneo, da qui nasce la rubrica “con l’arte io mangio” all’interno del magazine online https://volgareitaliano.it/author/andrej-mussa/ un’indagine interdisciplinare che indaga il rapporto tra un artista e le sue abitudini culinarie.
L’happening collocato in una trama strutturale spazio/temporale, in questo caso domestica. Il cibo e la sua lavorazione come parte integrante dell’opera. Una rappresentazione artistica conviviale che resterà nella memoria o nella documentazione come tempo vissuto.
Una forte componente concettuale di un progetto inventato nella mente dell’artista (Andrej Mussa) ospite, complementato poi, dalla praticità creativa dell’artista inquilino, attivo e diretto nella sua cucina, diventando egli stesso parte dell’opera che non avrebbe senso in mancanza della sua presenza. Assistiamo così alla completa smaterializzazione del concetto d’arte, non più “cosa” ma “evento”, “incontro” e “azione”, esercitata in spazi non convenzionali, ma prevalentemente domestici, spesso in studi d’arte con angolo cucina o all’interno delle stesse situate negli appartamenti condominiali.
Qui, l’artista inquilino compie un’azione performativa sospesa tra bisogno e piacere attraverso gli elementi alimenti racchiusi in un frigorifero domestico. L’ospite artista (Andrej Mussa), mangiando (utilizzando prevalentemente le mani), documenta il vivere di un artista: quella filosofia spesso nascosta e che lo sottrae a qualsiasi tipo di catalogazione, non più l’artista e l’arte separata dalla vita, ma l’arte come veicolo portatore di nuovi valori sociali, una combinazione indistinta di cultura e vita.
“Con l’arte io mangio…” sembra così chiudersi un cerchio creativo nel quale l’inizio e la fine di una vita coincidono.
Nato in quarantena come progetto editoriale online a cura di Francesca Di Giorgio su https://www.espoarte.net/arte/acasatuttibene-andrej-mussa-metodologie-domestiche/
a #acasatuttibene diventa un libro VANILLAEDIZIONI. Dal 2 aprile 2020 ad oggi tante le voci che ci hanno accompagnato, dalla Fase 1 alla Fase 3, in un viaggio corale all’interno del tempo e dello spazio.
100 artisti e 50 personalità dell’arte e della cultura, attraverso opere e testi inediti, si uniscono in un’unica voce all’interno di un volume composto da un flusso di immagini e parole come in un diario personale e, allo stesso tempo, condiviso.
A Casa Tutti Bene è composto da una “teoria” di artisti, uomini e donne di cultura che hanno scelto di condividere con noi il loro tempo, oggi, così dilatato e così compresso…